martedì 28 febbraio 2017

Allergie? No grazie!



La primavera si sta avvicinando e, in contrasto con la mia gioia più assoluta, c'è la preoccupazione di amici e conoscenti che già ”nasano” l’arrivo dei pollini e delle tante allergie che la stagione della rinascita porta con sé.
Per non parlare degli amici che mi vengono a trovare e guardano con diffidenza i miei gatti e soprattutto il loro pelo!

Ecco dunque che, aiutata anche da una delle tante promozioni di doTerra ho deciso di dedicarmi a questo tema assai fastidioso per molti e molto dibattuto.

C’è chi sostiene che le allergie siano dovute da FATTORI GENETICI, ma io credo poco al “nato geneticamente sfortunato”, soprattutto perché, spesso e volentieri, un’allergia si presenta alla porta di casa senza che nessuno l’abbia mai invitata e, da generazioni, nessuno non ne abbia mai sofferto, inoltre il numero degli allergici sta aumentando negli ultimi decenni.

C’è chi sostiene la teoria dei FATTORI AMBIENTALI e, principalmente, l’inquinamento che deprime il sistema immunitario costringendolo a un super lavoro che lo porta a non riconoscere più quali siano gli amici e quali i nemici. Una teoria effettivamente interessante, dal mio punto di vista, d'altronde tutti respiriamo e le allergie sono proprio correlate al sistema respiratorio. L’asma allergica, ad esempio, è proprio un’infiammazione bronchiale che viene ovviamente peggiorata dall’inalazione di sostanze inquinanti e dallo stress causato all'organismo dalle varie fonti di inquinamento (anche quello luminoso, acustico o dato dalle radiazioni degli apparecchi elettrici).

C’è chi poi demonizza i VACCINI e da loro il potere della distruzione del delicato equilibrio del sistema immunitario del bimbo piccolissimo che viene bombardato di troppe sostanze alle quali non riesce a far fronte. Questa teoria mi convince un po' di più rispetto alla sfortuna genetica, poiché, se leggiamo un testo base di immunologia, come ad esempio quello di Abbas e Lichtman, impariamo che il nostro sistema immunitario alla nascita è molto immaturo e la malattia, come il vaccino, lo può rafforzare e far maturare solo se deve combattere con pochi batteri diversi alla volta. L’inoculare 6 vaccini differenti e quindi decina e decina di batteri differenti all’ età di pochi mesi,  FORSE potrebbe effettivamente, nei soggetti più delicati, creare qualche squilibrio che vada poi a far reagire l’organismo in maniera esagerata verso determinate sostanze fondamentalmente innocue come pollini, polvere, peli di animali… Questo potrebbe anche spiegare perché le allergie alimentari o di sostanza volatile stiano aumentando proporzionalmente all’aumento delle dosi inoculate (siamo passati da vaccinazioni singole, a trivalente, a quadrivalente, poi esavalente e ora si pensa alla decavalente, nel giro di neanche 50 anni).

C’è chi, invece, dice che la causa sia PSICOLOGICA e questa teoria, ovviamente, mi affascina e, anche se non credo possa ricondursi solo a questo, ci tengo a spiegarne il concetto in modo un po' più approfondito!

Come spesso dico, ogni sintomo racchiude un messaggio della nostra psiche e, a volte, basta ascoltarsi e agire per aiutare il nostro organismo a stare meglio, quindi andiamo a capire cosa potrebbe volerci dire la nostra allergia.

L'allergia, dal dizionario medico, è un alterata risposta del sistema immunitario, che si scatena quando l'organismo viene a contatto con una o più sostanze dell'ambiente esterno, chiamate antigeni (per esempio: polline, polveri, peli di animali, alimenti, composti chimici, metalli, farmaci ecc.), che non creano nessun disturbo alla maggior parte degli altri individui. È dunque la  capacità di un organismo di reagire in maniera esagerata verso queste sostanze a cui era stato precedentemente sensibilizzato, non è infatti il primo contatto quello responsabile dello scatenamento di una reazione allergica quanto il secondo, che trova l'organismo già preparato a reagire rapidamente contro l'agente estraneo.
Le manifestazioni allergiche, dette anche reazioni di ipersensibilità, si distinguono, relativamente al tempo di insorgenza in risposta all'introduzione dell'allergene e quindi, inconsciamente e psicologicamente, l’allergico potrebbe essere alla ricerca di un meccanismo di difesa che gli permetta di “non far entrare” elementi vissuti come pericolosi e perturbanti, al fine di proteggersi, ipersensibilizandosi nei confronti di alcune situazioni.

Se studiamo i principali sintomi possiamo capire cosa il nostro corpo ci stia cercando di comunicare:

- Difficoltà respiratorie : questa situazione mi soffoca, preferisco non “nasare” (sia nel senso di immergersi in qualcosa già in atto, sia nel senso di percepire qualcosa che sta per avvenire)

-Tosse: ho un rospo in gola, sto trattenendo qualcosa che dovrei dire

- Occhi rossi che colano: preferisco non vedere

-Raffreddore con abbondante produzione di muco: devo espellere qualcosa che mi blocca e infastidisce

- Malessere generale: non mi sento  a mio agio

- Mal di testa: non ci voglio pensare

Quali potrebbero essere queste situazioni da evitare e dalle quali proteggersi?

Gli sfoghi cutanei, solitamente, indicano irritazione per relazioni, ambiti o eventi percepiti come estranei;
L’espressione respiratoria di un’ allergia o una malattia spesso indica una forte ambivalenza verso le relazioni intime;
Quando, invece, viene coinvolto l’intestino può nascondersi un timore inconscio che qualcosa di sbagliato o di pericoloso possa divenire parte di noi.

Più in specifico:
Pollini primaverili: rappresentano l’inizio della piena vitalità della natura, anche in senso riproduttivo, l’essere allergici può rappresentare il timore di vivere appieno o di non poterselo permettere.
Polveri della casa: può significare che l'ambiente in cui viviamo non ci piace, ma ci stiamo per obbligo.
Peli di animale in genere: può associarsi all’istintività, al bisogno di sfogare desideri primordiali trattenuti.
Alimenti in genere: rappresentano ciò che da fuori entra dentro. L’esserne allergici può rappresentare il timore di aprirsi affettivamente e lasciare la porta aperta agli altri che potrebbero ferirci.
Frutta: è il simbolo della piena unione tra il maschile e il femminile, l’allergia può significare che si teme una relazione di coppia vera e completa
Latte: rappresenta il rapporto con la madre e con tutto ciò che simboleggia il mondo materno; l’allergia può dunque significare che il rapporto con la figura materna (nostra madre o, nel caso di donne, loro stesse) è ambivalente o difficoltoso.
Cereali: sono collegati ai legami familiari e parentali e potrebbe significare che essi vengono percepiti come invischianti e/o invasivi.
Glutine: sempre collegato alla madre, ma più inteso come presenza o aiuto, spesso percepito come ambivalente, tipico nelle donne ansiose che si pongono a volte come madre, a volte come figlia.
Farmaci: rappresentano l'aiuto esterno artificiale; l'allergia potrebbe indicare il timore di dipendere dagli altri o di venirne avvelenati.
Allergia da contatto: quando si è ipersensibili a oggetti sintetici, saponi o detersivi, può significare che si prova avversione per ciò che ci circonda e non fa parte della nostra natura, spesso è legato all'obbligo di portare maschere e non esprimersi completamente e liberamente.


Ma qualunque sia il tipo, qualunque sia il motivo per cui viene, è possibile curare l’allergia o almeno alleviarne i sintomi?

Oltre a valutare se la causa dell’allergia possa dipendere da qualche fattore psicologico e quindi cercare di eliminare il problema che vi blocca,  potete usare farmaci antistaminici e i classici cortisonici che "spengono" la reazione immunitaria in fase acuta, dando una mano.


Se però, come me, preferite curarvi col naturale cosí da aiutare il corpo a reagire e non a bloccare potete usare gli oli essenziali!!

Menta è sicuramente la prima da portare sempre con sé, una goccia nel palato o, ancora meglio, una perlina da rompere in bocca al bisogno.
Lavanda e limone invece possono essere usati in diffusione in casa o su petto, schiena e nuca nei momenti difficili.
TriEase poi può dare una mano in più nel prevenire i momenti di acuto combinando in un'unica miscela gli oli appena elencati.
Per l’allergia alla polvere, invece, il modo migliore per prevenire è disinfettate l’ambiente in cui viviamo, magari con Purify, dato nello straccio.
Infine aiutare le vie aeree a irritarsi il meno possibile mantenendo il giusto grado di umidità negli ambienti in cui viviamo e dormiamo, diffondendo, magari, qualche mentolato come Menta, Eucalipto o Breathe.

Sperando di esservi stata almeno un po' di ispirazione vi auguro buona primavera!!!


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Questo post è stato scritto da:

Annamaria Ghidetti Laureata in Psicologia si è specializzata in Criminologia, Arte e Aroma terapia, per aiutare nella ricerca del benessere personale legato al corpo, alle emozioni, alla comunicazione e alla ricerca dei talenti. Seguendo il motto “mens sana in corpore sano” suggerisce sempre di prevenire invece che curare, di Amarsi, Rispettarsi e imparare a Scegliere Consapevolmente. Operatrice certificata dell’Aromatouch Technique. Puoi seguirla su Instagram e su Facebook come PsicoLogicaMenteNaturale.

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