sabato 27 aprile 2019

Come sopravvivere a un pellegrinaggio con soli 4 oli essenziali nello zaino



Quest’estate, in occasione dell’incontro dei giovani col papa in Vaticano, i miei tre figli sono partiti, zaino in spalla e tanta voglia di andare, per un pellegrinaggio fino a Roma lungo la via Francigena. 
Nessuno dei tre aveva la benché minima esperienza di pellegrinaggi e neppure di escursioni o scoutismo, perciò non avevano idea di cosa li aspettasse e partivano pieni di entusiasmo, ma con un po’ troppa incoscienza. Perciò la mamma, cioè io, che di simili esperienze ne aveva fatte, oltre ai suggerimenti su cosa portare e cosa no, su come alleggerire lo zaino senza rinunciare al necessario, ha ben pensato di dare loro alcune boccette di oli essenziali per risolvere i più comuni disturbi di salute a cui avrebbero potuto andare incontro. 


Ad esempio le punture degli insetti, quali ragni, zanzare e pappataci, ma anche, e  soprattutto, le temibili zecche, per le quali avevo procurato due boccette di Terrashield spray, cui avevo aggiunto, come potenziamento, soprattutto in funzione antizanzara tigre e antizecca, alcune gocce di geranio, citronella ed eucalipto.




In secondo luogo, siccome una delle figlie presenta una
evidente vulnerabilità alle patologie della gola, quali laringiti e raucedine (ma poteva servire anche per eventuali tonsilliti degli altri) ho aggiunto un flaconcino roll-on di Melaleuca, facilmente applicabile e difficilmente rovesciabile accidentalmente; immancabile inoltre la Lavanda, utile sia in caso di punture di insetto, sia per eventuali scottature, sia per la tosse e il catarro; infine il Past tense, che sarebbe potuto servire qualora qualcuno si fosse preso uno strappo o una storta oppure per il mal di testa. Pochi oli, rispetto a quelli che avrei voluto mettere negli zaini, ma gli unici che avevo in formato roll-on, i più adatti appunto ad un uso immediato e  veloce, vista l’inesperienza dei miei figli e la situazione.

Arriva il giorno della partenza e, come tutte le mamme, fiera dei miei rampolli, ma preoccupata per il peso che avrebbero dovuto sostenere e per i numerosi chilometri che si sarebbero trovati a percorrere, commossa perché li vedevo partire tutti insieme, sapendo che mi sarebbero mancati, li ho salutati con un po’ di magone, decisa a non farmi prendere dall’ansia e a non telefonare né mandare sms, a meno che non mi avessero cercata loro, per non essere invadente.

Ed ecco che, subito la mattina seguente, mi arriva il primo messaggio: una delle figlie si è svegliata col mal d’orecchie e non sa cosa usare! In questo caso avrei consigliato Purify, ma, non avendo altro, ho suggerito di usare Melaleuca e Lavanda…al limite Past Tense…
Secondo giorno: la seconda figlia si prende una storta e la devono trasportare in furgoncino perché non riesce più a camminare! Cosa usare? Past tense, ovviamente, e Lavanda, in mancanza di oli più specifici, quali Deep Blue e Aromatouch o Maggiorana…
Terzo giorno: la prima figlia si sveglia con la febbre: ci vorrebbe la Citronella, penso, e On guard! Ma possiamo usare Terrashield, che avevo potenziato, Melaleuca, che è antibiotico, e, perché no? Lavanda, che è calmante e sfiammante!
Ultimo giorno: attacco di allergia per il terzo figlio, che ne soffre saltuariamente, ma  non ha pensato a portare l’antistaminico con sé. Penso subito a Triease oppure al trio Limone-Lavanda-Menta, ma non glieli ho messi nello zaino! 
Che fare? 
Comincia con l’applicazione della Lavanda, sia sul petto, sia sul naso, ma, se non dovesse bastare, prova anche ad applicare gli altri quattro oli, uno dopo l’altro finchè il respiro non migliora! E così…magia…anche l’attacco allergico è passato!

Ecco come sopravvivere al pellegrinaggio con soli quattro oli nello zaino! 😊

Testimonianza scritta da Maria Cristina Ghidetti

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