Eccoci qua a un tema tanto dibattuto: gli integratori,
servono?
Svariati studi medici (gli stessi che ci consigliano spesso
e volentieri di assumerli, evviva la coerenza!!) concludono che gli integratori
servono a poco o nulla nel prevenire le malattie o migliorare la salute e, per integrare le vitamine nel corpo è sempre
meglio scegliere sani e adeguati… e fin qui sono d’accordo, ma…
Sì, c’è un ma, davvero oggi possiamo trovare cibi sani e
salutari?
Sicuramente, se conoscete di persona un contadino, di quelli
come una volta, che alle loro piante parlano per farle crescere meglio e
agli animali danno da mangiare ciò che loro stessi coltivano e mangiano o
l’erbetta fresca dei campi, avrete buone possibilità di mangiare cibi freschi,
biologici, salutari, senza pesticidi o imbottiti di farmaci. Purtroppo però
neppure in questo caso si può essere del tutto sicuri, perché a causa
dell’inquinamento persino l’acqua che scende dal cielo trasporta tante impurità,
meglio comunque che acquistare verdura d’importazione (perché purtroppo tutte
le nostre coltivazioni vengono esportate e noi siamo costretti e prendere cibo
d’importazione, grazie a leggi assurde) che viene raccolta settimane prima
della maturazione e lasciata maturare nelle cassette, o carne di animali
arrivati agli allevamenti quasi morti e imbottiti di farmaci per guarire o
crescere a dismisura per una maggiore produzione.
Insomma comunque la guardiamo il nostro contadino di fiducia
è sicuramente il top, ma le sue coltivazioni non saranno certo infinite (o non
sarebbe il nostro contadino tanto bravo nel suo lavoro e attento ai cicli di
crescita naturali) e sicuramente non avrà una varietà tale da permetterci di
variare i tipi di paste, di grani, di verdura, frutta e carni (e pesce!).
Una sana alimentazione è costituita da frutta e verdura in
quantità e di qualità; variamo la nostra tavola tutti i giorni utilizzando anche
i semi oleosi (girasole, papavero, lino, mandorle, noci, chia,…) e tipi diversi
di cereali, oltre a riso, farro, miglio, proviamo anche la quinoa, l’amaranto e
cibi di cui neppure conosciamo l’esistenza, spingendoci anche nell'integrale,
se già non lo facciamo, così da utilizzare ogni parte del chicco. Se poi la
vostra dieta ve lo permette variate anche i tipi di prodotti animali, non solo
tra carni bianche e rosse, ma anche tra i pesci (più sono di casa e selvaggi e
meglio è) e latticini di varia natura, non solo di mucca.
Nonostante questo sia davvero un buon modo per nutrirci e
prenderci cura del nostro corpo (abbinato ovviamente a tanta acqua e movimento)
non abbiamo ancora la garanzia di stare assumendo tutti i micronutrienti di cui
abbiamo bisogno.
Ecco così che entrano in gioco gli integratori!
Attenzione però a quali prodotti si assumono; Tre sono le
caratteristiche importanti per un integratore: biologico, puro e
BIODISPONIBILE!
La biodisponibilità rappresenta la velocità con cui
una sostanza, viene assorbita da un essere vivente, riuscendo a superare
le barriere intestinali, entrare nel circolo sanguigno ed arrivare all'obiettivo. Quando
assumiamo un integratore, indipendentemente dalla sua forma, subirà lo stesso
percorso del cibo. Verrà ingerito, elaborato dall'apparato digerente, entrerà
in circolazione attraverso la parete intestinale e, di qui, raggiungerà la zona
dell’organismo a cui è rivolto. Solo giunto a destinazione potrà esplicare
l’effetto benefico promesso; quanto più velocemente ed efficacemente lo farà,
tanto meglio sarà per noi, l’inefficacia deriva proprio dall'incompleto assorbimento della sostanza.
Avete mai sentito che per
assorbire bene il ferro c’è bisogno di vitamina C? Ecco, questo significa che
il ferro, nella forma in cui solitamente ci viene presentato, non è
biodisponibile.
Ci sono tuttavia alcuni fattori che modificano la biodisponibilità:
- il modo in cui l’integratore viene assunto (orari, stomaco pieno o vuoto);
- il tempo necessario alla sua digestione e quindi la rapidità con cui i principi attivi entrano in azione;
- la formulazione e la qualità degli ingredienti;
- l’interazione con altri nutrienti che potrebbero limitarne o esaltarne l’assorbimento.
Ci sono tuttavia alcuni fattori che modificano la biodisponibilità:
- il modo in cui l’integratore viene assunto (orari, stomaco pieno o vuoto);
- il tempo necessario alla sua digestione e quindi la rapidità con cui i principi attivi entrano in azione;
- la formulazione e la qualità degli ingredienti;
- l’interazione con altri nutrienti che potrebbero limitarne o esaltarne l’assorbimento.
Inoltre, per quanto sia “elevata” la biodisponibilità offerta dall'integratore, entrano in gioco altri FATTORI PERSONALI come l'età, il sesso, lo stato di salute e dell'apparato digerente (quindi anche la microflora intestinale e le conseguenti intolleranze).
Da questo capite perfettamente
quanto sia importante, come dico sempre, CONOSCERE SE STESSI E I PRODOTTI CHE
SI USANO.
Torniamo dunque ai nostri
integratori, sapendo bene quali sono e ricordandoci che NON SONO SOSTITUTIVI DI
UNA SANA ALIMENTAZIONE!!
Un’importante ricerca della Mayo Clinic, spiega che l’utilizzo di
integratori, anche naturali, non preserva da maggiori rischi di malattie
mortali. Questo perché, spesso, chi usa integratori è convinto di stare
assumendo già tutto quello di cui il proprio corpo ha bisogno, portandoli
quindi a diete carenti di moltissimi nutrienti.
Mi sono imbattuta negli integratori della Juice plus, che, tra le altre cose, vende capsule nelle quali viene
concentrata l’essenza nutrizionale di 30 tipi di frutta, verdura e bacche
raccolte al giusto momento di maturazione e poi disidratate, così da, l’azienda
dice, trarre beneficio di preziose sostanze vegetali secondarie, vitamine e
sali minerali. In effetti, controllando (sono come San Tommaso, controllo
sempre tutto, e solo dopo comincio a fidarmi), ho scoperto che davvero usano
prodotti puri e biologici, ma ancora un dubbio mi gira in testa: come può, un
prodotto disidratato mantenere tutte le vitamine, i sali minerali e i nutrimenti
contenuti al momento della raccolta quando era ancora fresco? Se pensiamo che
dopo 10 minuti dalla spremitura l’arancia ha perso tutta la vitamina C, o
quasi, come possiamo ritrovarla in un’arancia disidratata?
Ecco, a questo ancora non ho saputo rispondere, ma
se lo scoprirò ve lo farò sapere.
Nel frattempo io mi sono affidata alla ormai
conosciuta qualità di DoTerra, che ovviamente non poteva mancare nel fare anche
integratori a base di oli essenziali e altre sostanze naturali altamente
biodisponibili e soprattutto mi
affido alla possibilità di chiedere continuamente consiglio a medici esperti
che li utilizzano e non inventarmi una cura facendo autodiagnosi.
Questo credo sia uno dei motivi più importanti per
il quale da più di un anno scelgo e consiglio quest’azienda: pochi sanno
che alte dosi di vitamine possono anche provocare danni alla salute, quindi
prendere integratori a caso è un altro dei fattori a rischio. Sapere che invece
gli oli essenziali hanno proprietà che, se in eccesso, vengono smaltite
dall'organismo come nel normale processo di alimentazione: la vitamina A se presa in eccesso fa male, ma il suo precursore, il Beta Carotene, contenuto nelle carote, non da questi problemi, quindi possiamo mangiare anche centinaia di carote, o un estratto molto concentrato!
Questi integratori vengono studiati proprio per ottenere il massimo della naturalità e della biodisponibilità anche per fasce più delicate come le donne in gravidanza, e quest'idea mi fa sentire più tranquilla nell'assumerli. Se poi sono seguita quotidianamente (se ne avessi bisogno) da consulenti formati da medici esperti che mi aiutano a capire le dosi necessarie alle mie esigenze, inizio davvero a credere che il prodotto meriti e così eccomi qua a parlare del LIFELONG VITALITY.
Questi integratori vengono studiati proprio per ottenere il massimo della naturalità e della biodisponibilità anche per fasce più delicate come le donne in gravidanza, e quest'idea mi fa sentire più tranquilla nell'assumerli. Se poi sono seguita quotidianamente (se ne avessi bisogno) da consulenti formati da medici esperti che mi aiutano a capire le dosi necessarie alle mie esigenze, inizio davvero a credere che il prodotto meriti e così eccomi qua a parlare del LIFELONG VITALITY.
Dalla “via aromatica” Elisabetta che, parlando l’inglese
come seconda lingua, ci traduce fedelmente tanti studi medici sugli oli
essenziali, ci racconta che:
“Gli oli essenziali sono liquidi liposolubili, estratti
dalle piante, nella maggioranza dei casi per distillazione o per spremitura a
freddo come nel caso degli agrumi. Possiedono le proprietà rigeneranti,
protettive, immunostimolanti delle piante, molti contengono tra i loro
costituenti potenti antiossidanti, antibatterici, antivirali e molto altro
ancora, ma questi sono idrocarburi (terpeni) oppure composti ossigenati
(esteri, aldeidi, chetoni, alcool, fenoli e ossidi), è dunque evidente che gli
oli essenziali non contengono nutrienti. Niente vitamine o minerali quindi, se
abbiamo carenza di ferro, abbiamo bisogno di altro”
Questo altro, come già detto, viene da una sana
alimentazione, ma non sempre abbiamo modo o tempo per prepararla, in più il
nostro generale stile di vita è sicuramente alla base della nostra salute e
della possibilità che diamo al nostro organismo di prevenire malattie. Ricordate
sempre che il nostro corpo è una macchina perfetta e se noi gli diamo ciò di
cui ha bisogno lui lavorerà al meglio reagendo positivamente ad ogni malattia.
Conosco 80enni che sulle piste da ballo sanno togliermi il
fiato e mentre io respiro affannosamente e ho le gambe tinche dalla stanchezza
loro sono ancora in grado di ballare per ore, col sorriso sulla faccia e il
corpo energico, questo perché ottant'anni fa lo stile di vita era molto più
sano, meno frenetico e il cibo più salutare (rendiamoci conto che una spiga di
grano oggi produce 10 volte in più di quella di 50 anni fa, un motivo non troppo
naturale ci sarà e questo, purtroppo, va ad incidere sulla qualità degli
elementi nutritivi)
Lifelong Vitality viene venduto come pacco da tre
integratori (questa confezione permette di risparmiare notevolmente rispetto
all’acquisto dei singoli prodotti) che contengono 120 pastiglie. Sulla
confezione viene suggerito l’uso di quattro capsule di ogni integratore al
giorno, ai pasti, per la durata di un mese, ma, a seconda delle esigenze, la
quantità può anche diminuire, io ad esempio ne prendo una, massimo due al
giorno per tipo.
Fornendo un apporto bilanciato di vitamine liposolubili e/o
idrosolubili, minerali, fitonutrienti, antiossidanti, oli essenziali ed
estratti alimentari aiuta il corpo a energizzarsi, sfiammarsi e rigenerarsi
così da affrontare la giornata con una marcia in più e migliorare la
funzionalità del nostro sistema immunitario.
Insomma che dire, l’alimentazione, l’acqua e una buona
attività fisica aiutano a creare un sano stile di vita, ma, a volte, gli
integratori giusti possono aiutare quando tutto il resto non basta!
A presto
A presto
Questo post ha scopo puramente informativo e non si ha
intenzione di diagnosticare, curare, trattare alcuna malattia
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