sabato 4 marzo 2017

Lo stress: nemico o amico?





“Ogni sintomo racchiude un messaggio” è il titolo di un libro e viene ripetuto spesso in metamedicina, una filosofia di vita chiamata anche medicina delle emozioni, medicina dell’anima o medicina di risveglio della coscienza, una disciplina che conduce la persona che si impegna in questo percorso ad avere una migliore padronanza della sua vita, della sua salute, del benessere e della felicita poiché, conoscendo se stessi, anche attraverso i propri disturbi si possono capire al meglio le emozioni e cosa serve per vivere al meglio.
La componente psicosomatica è sempre nascosta nel nostro quotidiano, ma spesso non ce ne accorgiamo perché la malattia sta entrando a far parte della nostra routine e ci stupiamo maggiormente quando si sta bene a lungo, reputando, al contrario normale l’essere spesso malaticci.
Parliamo continuamente di stress, frasi come “quanto è stressante la mia vita” o “quanto sai essere stressante”, “fare questa cosa mi stressa”… sono all’ordine del giorno, ma forse nessuno sa davvero cosa sia lo stress.

Hans Selye (1936), uno dei più grandi studiosi in materia, lo ha definito come “condizione aspecifica in cui si trova l’organismo quando deve adattarsi alle esigenze imposte dall’ambiente”, ossia una reazione che ognuno di noi ha di fronte a diverse richieste, difficoltà o prove.
Quando viviamo queste situazioni in modo negativo (distress) la risposta diviene davvero “stressante” e quindi fastidiosa, andando perfino a debilitare l’organismo, ma se noi vivessimo questi momenti in modo positivo (eustress) potremmo trarre un grande vantaggio da questa risposta automatica di adattamento.
Quando, ad esempio, uno studente è sotto esame può reagire in due modi: avere uno stress che gli permette di essere più concentrato sul compito e arrivare preparato e concentrato al giorno della valutazione, o avere reazioni esagerate tali da portarlo a perdere il controllo su di sé, la concentrazione e la motivazione.

La forma di stress positiva, si ha quando uno o più stimoli allenano la nostra capacità psicofisica di adattamento, permettendoci di mantenere la sensazione di controllare l’ambiente che ci circonda con tutte le sue diverse richieste. Si tratta quindi di un livello di attivazione funzionale che ci permette di affrontare difficoltà e prove, facendoci raggiungere obiettivi importanti.
Lo stress diventa negativo quando, invece, questa normale reazione di adattamento diventa troppo intensa, o prolungata nel tempo, quando il bisogno di controllare tutto diventa tale da portarci alla percezione di non avere più la possibilità di intervenire su ciò che ci sta succedendo. Questa attivazione disfunzionale, se protratta nel tempo, può portare a un esaurimento progressivo delle risorse fisiche e psicologiche dell’individuo.

Le principali cause della reazione esagerata e negativa a un evento sono individuali e, solitamente dipese da come l’individuo valuta le proprie capacità di risoluzione, quanto creda in se stesso e quanto tema il fallimento, in base alla sua personalità e alla sua storia di vita.
Lo stress può quindi provenire da fattori fisici (come i cambi di stagione, gli sforzi muscolari, i fattori microbici e virali… ecc.), sociali (difficoltà con i colleghi di lavoro, con i familiari, con gli amici... ecc.) o psicologici (conflitti interni, emozioni perturbanti…ecc.).
Alcune caratteristiche, tuttavia, tendono ad esercitare un'influenza sulla valutazione e sul peso emotivo di una situazione: Più l’evento è nuovo e desiderabile e più potrebbe portare a reazioni stressanti, più è controllabile e prevedibile e minore sarà la reazione.


REAZIONE FISICA ALLO STRESS

Quando percepiamo una minaccia, sia essa vera o fittizia, il nostro corpo reagisce sempre nello stesso modo, poiché il nostro cervello (che manda l’impulso) non riesce a distinguere lo “scherzo” dalla verità. Posto di fronte a un cambiamento, quando esso viene percepito come una minaccia, si attiva una reazione corporea automatica e indipendente che ci ha permesso, nel corso delle nostra storia evolutiva, di sopravvivere ai pericoli, difendendoci: la risposta di attacco e fuga.
Ogni volta che siamo stressati, quindi, indipendentemente dalla nostra volontà, nel nostro corpo si attiva la risposta difensiva, controllata dal sistema nervoso autonomo simpatico e dal sistema cortico-surrenale, che generano nel nostro corpo molti cambiamenti che se cronicizzati nel tempo per una reazione di ansia continua possono portare anche a malattie gravi.


COME MUTA IL NOSTRO CORPO E COSA QUESTO Può COMPORTARE?

Durante la fase acuta dell’adattamento a una situazione che valutiamo come insolita/pericolosa ogni organo si impegna ad attivarsi quindi il respiro si farà più veloce e superficiale per ricevere più ossigeno, il cuore dovrà lavorare maggiormente per pompare più sangue e ossigeno, il fegato dovrà rilasciare più glucosio per aumentare i livelli di zucchero nel sangue così da fornire più energia al corpo e, di conseguenza, aumenterà anche la pressione sanguigna, facendo coagulare il sangue in un momento nel quale non ce ne dovrebbe essere bisogno, facendo anche diminuire l’ormone della crescita e facendo invecchiare precocemente le cellule. 
Una iper-risposta l’avrà anche la sudorazione che, durante la fase del “pericolo” si attiva per prevenire il rischio di un iper-riscaldamento, questo però potrebbe causare dei serissimi problemi agli organi interni. Questo però non è tutto, ogni volta che ci troviamo in pericolo il nostro organismo disattiva tutti quei sistemi che non sono assolutamente necessari alla sopravvivenza: il processo della digestione viene rallentato perché il corpo riduce l’apporto di sangue agli organi digestivi, il sistema immunitario viene disabilitato per non spendere energie e risorse utili alla risposta di attacco-fuga e il sistema riproduttivo si blocca perché, per far sopravvivere la specie, è importante per prima cosa sopravvivere, ci sarà quindi un calo della libido che, a lungo andare, potrà trasformarsi in diversi disturbi sessuali, se questa reazione stressante si protrarrà troppo a lungo.

Voi capite che se tutto questo processo avviene per un motivo valido (dobbiamo fuggire dalle grinfie di un leone) e in momenti sporadici della nostra vita questa forte risposta è molto funzionale, ma se l’attiviamo ogni volta che percepiamo un qualche disagio, come al lavoro, o prima di parlare in pubblico, o perché non troviamo l’amore, o perchè vediamo tutto nero.. ecco, allora può diventare un grosso problema!

QUALI SONO I SEGNI DELLO STRESS e COME STARE MEGLIO
Durante queste fasi di “pericolo” provocano il rilascio, nel sangue, di ormoni come l’adrenalina, la noradrenalina, e il cortisolo, che sono i responsabili di tutto il cambiamento corporeo sopra descritto.
Il maggior ormone dello stress è però il cortisolo, che se troppo presente può portare a una diminuzione della memoria.
“Dove ho messo le chiavi?”, “ho perso la maglia”, “cos’ero venuto a fare?” … ecco il primo allarme, seguito a ruota dai piccoli e sciocchi incidenti: “ho sbattuto il mignolo nella sedia”, “mi cade tutto dalle mani”, “mi sono tagliata”, … tutti segni di distrazione, poiché la nostra attenzione è focalizzata sul “leone” immaginario.
Più si prosegue in questa iper-attivazione e più, ovviamente i disturbi si ingrandiranno, a partire da disturbi psicologici come ansia, depressione, problemi del sonno e dell’appetito, sensazioni di stanchezza e irritabilità, per proseguire verso quelle influenze cronicizzate come i raffreddori perenni o la tossetta persistente, gastriti continue, difficoltà di digestione e intolleranze sempre più frequenti, fino a giungere a malattie ben più gravi a carico del sistema immunitario o di quegli organi che vengono compromessi dal super lavoro emotivo, che però non vorrei neppure prendere in considerazione!

Mi sembra più che ovvio che sia necessario prendersi cura di se stessi prima che le cose peggiorino in modo irreparabile, ma come fare?

Innanzitutto è possibile lavorare sulle conseguenze fisiche dello stress imparando a guidare il respiro, con la meditazione o con lo yoga, tutte tecniche molto utili per aiutare i nostri organi a funzionare correttamente invece di velocizzarsi o rallentarsi durante la risposta di attacco-fuga.

Con gli oli essenziali possiamo sia agire sulle conseguenze, andando a rilassare il più possibile con miscele quali Serenity, oppure ritrovando le solide basi in noi con Balance, o ancora cercando di allontanare emozioni negative come depressione, ansia e rabbia con Citrus Bliss.
Possiamo anche lavorare sul sistema immunitario andando a rafforzarlo con oli essenziali quali on guard, limone, incenso, melaleuca e origano, che aiutano anche il fegato a depurarsi dalle tossine e proteggono da attacchi aggressivi esterni.
Un ottimo aiuto può venire anche da trattamenti come l’aromatouch technique che, eliminando le tossine e rafforzando il sistema immunitario agisce sotto molti fronti.

Il modo migliore è però lavorare sulle CAUSE dello stress e quindi cominciare a conoscere e credere in se stessi, andando a togliere la causa principale dello stress: il controllo.
Più si è sicuri di sé, più è forte l’autostima e meno abbiamo bisogno di controllare ogni evento, poiché anche in situazioni inaspettate sapremo di potercela cavare, inoltre, se ci conosciamo e sappiamo come le nostre emozioni possano influenzarci o se sappiamo come usarle a nostro vantaggio, tutto ci sembrerà più facile.
Inoltre questa tranquillità può aiutarci a risolvere le situazioni che nella quotidianità possono influenzare la salute, attraverso il dialogo costruttivo e un continuo lavoro su se stessi.

Lo stress può dunque essere uno spietato nemico o un fedele alleato, sta a noi scegliere, come sempre, conoscendosi e informandosi.
Scelta e consapevolezza… sempre!
A presto!


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Questo post è stato scritto da:

Annamaria Ghidetti Laureata in Psicologia si è specializzata in Criminologia, Arte e Aroma terapia, per aiutare nella ricerca del benessere personale legato al corpo, alle emozioni, alla comunicazione e alla ricerca dei talenti. Seguendo il motto “mens sana in corpore sano” suggerisce sempre di prevenire invece che curare, di Amarsi, Rispettarsi e imparare a Scegliere Consapevolmente. Operatrice certificata dell’Aromatouch Technique. Puoi seguirla su Instagram e su Facebook come PsicoLogicaMenteNaturale.



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